“Preparami 10mila euro altrimenti tagliamo tutto” minacce ed estorsioni ad onesti agricoltori. Arrestato 45enne pluripregiudicato nel barese

Estorsioni ad imprenditori agricoli arrestato G.N., quarantacinquenne, notissimo pluripregiudicato, soprannominato “Beethoven”, già membro negli anni 90 della feroce banda degli “Scorpioni” ed ex-cognato di G.M., detto “u” fantasm, reggente dell’omonimo clan. I carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Triggiano hanno documentato a suo carico ben 6 tentativi di estorsione tutti nei confronti di imprenditori agricoli nei comuni di Noicattaro e Rutigliano. Il quadro che emerge dalle complesse indagini svolte dall’Arma e coordinata dalla DDA di Bari è agghiacciante:

il malvivente ha operato per anni un sistematico taglieggiamento degli imprenditori agricoli locali, tutti attivi nella coltivazione dell’uva, spina dorsale dell’economia del luogo. Pochissime le denunce, tante le vittime. G.N., forte del suo background criminale e della paura che incuteva, ha effettuato numerose richieste estorsive di rilevante entità, 10.000, 20.000, anche 30.000 euro con la minaccia implicita del danneggiamento dei tendoni nel periodo estivo tra giugno e luglio. Quello che emerge dall’indagine è un sistema collaudato e perverso; purtroppo troppo spesso gli inquirenti si sono trovati di fronte alla scarsa collaborazione delle vittime, bloccate dalla paura, dal terrore di vedere in fumo il proprio onesto impegno.

Il modus operandi è sempre simile: telefonate anonime alle vittime con richiesta di denaro (“voglio 20.000 mila euro”) e contestuale minaccia di danneggiamento ai vigneti in caso di opposizione alla richiesta estorsiva (“vi butto tutto a terra”, “preparami 10.000 altrimenti tagliamo tutto”); contestualmente alle vittime viene consigliato di avvicinarsi agli amici ed a non denunciare ai Carabinieri (“Non andate ai Carabinieri che so dove sono i vostri terreni”). Gli intermediari con gli aguzzini, sono complici di G.N., pregiudicato, ma anche persone c.d. perbene e compiacenti. Questo arresto, oggi, è un segnale importante dello Stato che c’è, che si impegna per e con i cittadini, ma anche un invito a denunciare, a parlare, ad essere coraggiosi affinché gli onesti abbiano il giusto diritto di ripartire e prosperare svolgendo serenamente il proprio lavoro.

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