Negli ultimi giorni sono state concluse delle indagini da parte gli Agenti in servizio presso la Divisione Polizia Anticrimine di Lecce, che hanno consentito di stanare e denunciare a piede libero due soggetti responsabili di truffe online in danno di cittadini leccesi. Un caso ha riguardato una finta assicurazione rc auto venduta online su un sito che pubblicizzava una nota compagnia assicuratrice. La vittima, dopo aver contattato il numero fisso presente sul sito, veniva poi in contatto con un soggetto, identificato in A.A. classe 1993 della provincia di Napoli, il quale richiedeva il pagamento della polizza tramite bonifico bancario ad un numero IBAN, ma intestato ad una persona fisica e non alla società assicuratrice.
Le indagini hanno permesso di risalire all’identità del soggetto beneficiario del bonifico, difatti a quel numero di IBAN corrispondeva una carta prepagata e non un conto corrente. Tali indagini hanno permesso di mettere in luce come purtroppo questa pratica sia piuttosto diffusa in tutto il paese, numerose sono difatti le segnalazioni all’Autorità Giudiziaria a carico dell’indagato, il quale con la collaborazione di altri soggetti, pubblicizza su siti internet, condizioni vantaggiose per la stipula di assicurazioni RCA, traendo in inganno le ignare vittime, le quali contattando un’utenza telefonica di rete fissa credono realmente di mettersi in contatto con gli uffici di un’agenzia di assicurazioni, salvo poi essere dirottati su utenze di telefonia mobile, i cui interlocutori, ormai esperti del settore, chiedono di effettuare i pagamenti su quelle che si rivelano carte ricaricabili intestate a persone fisiche, e non come invece dovrebbe essere con bonifici ad agenzie assicurative.
Inoltre, aspetto preoccupante di queste dilaganti pratiche delittuose è non solo il danno economico procurato in modo fraudolento alle vittime, ma l’eventuale danno derivante da un sinistro stradale per il quale non risultano coperte, ed infine, le contestazioni al CDS nelle quali potrebbero incorrere a seguito dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine. L’altro caso, ha riguardato invece, un finto annuncio per l’affitto di un appartamento a Milano, un uomo identificato in T.S. classe 1964 di Palermo è stato indagato in stato di libertà per aver truffato, una famiglia leccese alla ricerca di una casa a Milano per il proprio figlio. Dopo aver eseguito un vaglia postale veloce a favore dell’uomo, questi non rispondeva più all’utenza telefonica fino a quel momento utilizzata, ma provvedeva ad incassare prontamente il vaglia postale emesso a suo nome.
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