In questo periodo di emergenza sanitaria nazionale per via della diffusione del virus Sars-CoV-2, una buona notizia giunge dai sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria della Regione Puglia:
come riferito dai dati pubblicati negli ultimi giorni dalla mappa interattiva dell’Arpa Puglia, infatti, nelle principali città pugliesi, così come in tutte le altre zone della Puglia, la qualità dell’aria è notevolmente migliorata e a Bari come a Foggia, Brindisi, Lecce, Andria, Barletta e Trani i livelli di tutte le polveri sottili considerate potenzialmente cancerogene sono clamorosamente rientrati sotto i limiti previsti per Legge. A Taranto bisognerà invece fare probabilmente ulteriori verifiche vista la situazione storica attuale. Una situazione mai vista da anni. Paradossalmente, sembrerebbe che i decreti governativi finalizzati al contrasto della diffusione dell’epidemia del Covid-19 abbiano contribuito a diminuire le emissioni inquinanti:
limitando gli spostamenti delle persone – compresi quelli in automobile – infatti, il numeri dei veicoli utilizzati in questo periodo storico è drasticamente diminuito comportando un inevitabile diminuzione delle polveri inquinanti come PM10 e PM2.5. In alcuni casi, si tratta di polveri altamente nocive capaci di depositarsi nei nostri polmoni e di causare infiammazioni e persino forme di patologie neoplastiche gravi. Una buona notizia in un momento drammatico che dovrebbe farci riflettere per il futuro: ad emergenza finita, sarebbe meglio per tutti utilizzare l’auto in città solo in casi eccezionali e per reale necessità. Altrimenti, i morti per coronavirus diminuiranno, ma non quelli per cancro ai polmoni.
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