Una puntata che ha emozionato la Puglia quella di “Sereno Variabile” andata in onda nei giorni scorsi. Nello specifico, il programma Rai ha fatto la sua tappa nella terra del nord barese, nella provincia di Barletta – Andria – Trani. Il programma televisivo è cominciato con una breve introduzione di Giovanni Muciaccia presso la “Porta Marina” di Barletta ed è poi proseguito a Trani nei pressi della Cattedrale, in compagnia di Osvaldo Bevilacqua, storico conduttore ed ideatore del programma. A Trani la trasmissione ha illustrati parte della collezione delle macchine da scrivere custodite dalla Fondazione Seca. La Fondazione, infatti, ha voluto dedicare un intero settore del suo Museo all’imprenditore italiano dalla poliedrica personalità Adriano Olivetti, percorrendo tutta la strada evolutiva della sua produzione, partendo dalla prima macchina per scrivere creata dal padre nonché fondatore ingegner Camillo nel 1908. A Barletta, in compagnia del pianista italiano Francesco Lotoro si è poi parlato del recupero delle ex distilleria acquistata dal Comune e ora in fase di recupero. Lotoro è noto anche per inciso e composto l’intero corpus musicale creato in tutti i luoghi di cattività, deportazione e privazione dei diritti umani dall’apertura dei Lager di Dachau e Börgermoor sino alla liberazione di tutti i Campi alla fine della Seconda guerra mondiale sia sul versante eurasiatico (maggio 1945) che pacifico (agosto 1945).
Per quanto riguarda Andria, dopo una breve carrellata delle chiese più importanti, Muciaccia ci ha parlato del vicolo “San Bartolomeo“, definita dai cittadini del centro storico come “la stradina più stretta al mondo” per via della sua singolare caratteristica che costringe di fatto i pedoni ad attraversarla in fila indiana. Nelle immagini è visibile anche il cartello posizionato dal prof. Riccardo Suriano (conduttore della serie di “Andria Antica” su VideoAndria.com) che con il comitato promotore da egli stesso fondato ha da anni cercato di promuovere la “stradina più piccola del mondo“.
Poi una serie di bellissime ri-scoperte, anche per coloro che nella BAT (o “BT” come precisa Bevilacqua all’inizio della puntata) ci abitano da sempre: da Castel del Monte alla Disfida di Barletta, dai confetti prodotti dalla storica azienda dei Mucci di Andria ad un gruppo di giovani barlettani che ha voluto dedicare la sua attività al recupero della carta per il riutilizzo intelligente nella produzione di carta in ambito nuziale. Sempre con la tecnica del riciclo, gli stessi hanno realizzato un abito da sposa prodotto con gli scarti di altri indumenti. Abito che avevamo anche noi di PugliaReporter ripreso in occasione di un evento svoltosi a Bisceglie intitolato Sposi nel Borgo Antico. Un’idea intelligente che unica creatività, riciclo, rispetto per l’ambiente e voglia di rinnovarsi e di distinguersi nella massa, anche durante un matrimonio. Ed è proprio in questa situazione che Muciaccia è tornato ad usare le forbici, stavolta in via eccezionale usando quelle “senza punta arrotondata”, ricordando inevitabilmente ai presenti la sua conduzione ad Art Attack, divertendo anche il pubblico a casa.
Il programma ha fatto tappa anche presso il sito archeologico di Canne della Battaglia, da poco rinnovato anche con un’area multimediale. Un sito di inestimabile valore storico nel territorio del comune di Barletta. Qui si svolse una delle più grandi battaglie della storia tra l’esercito romano e i cartaginesi guidati da Annibale che vide la vittoria da parte di quest’ultimo attraverso una particolare tecnica di accerchiamento che diede filo da torcere all’organizzato esercito di Roma. Un evento storico che a sua volta custodisce decine di aneddoti e dettagli, studiati a livello internazionale e che finalmente dopo anni riceve un giusto riconoscimento attraverso una sede rinnovata. La puntata ha poi dato spazio anche alla Cattedrale di Barletta, al Colosso (la statua comunemente nota come “Eraclio“), il Teatro senza barriere, il maratoneta Domenico Ricatti che ha ricordato anche il campione Pietro Mennea e un breve parentesi culinaria con lo chef Francesco D’Agostino che ha spiegato come si prepara un tipico “ciambotto” con il pesce fresco offerto da alcuni pescatori locali. Riguardo Pietro Mennea, un curioso aneddoto racconta che all’età di 15 anni, su uno stradone di Barletta, sfidò in velocità una Porsche e un’Alfa Romeo 1750 sui 50 metri, battendole entrambe e guadagnando le 500 lire per pagarsi un biglietto d’ingresso al cinema o un panino. La trasmissione ha dato anche spazio alla curiosa collezione di auto d’epoca ed altri oggetti storici del signor Paradiso. Insomma, una bella puntata tutta da gustare, che linkiamo qui sotto: