“Il governo invece di darci la metropolitana vuole chiuderci le ferrovie del Sud-Est”

“Considerato che nel novembre 2016 FSE è stata incorporata nelle Ferrovie dello Stato, oggi, a quasi un anno di distanza, è possibile stilare i primi bilanci sull’operato della gestione. Premesso che FSE nel panorama nazionale rappresenta un caso anomalo in quanto i passeggeri annui trasportati con le autolinee (circa 12 milioni) sono notevolmente superiori rispetto a quelli ferroviari (circa 4 milioni) mentre i tre settori principali aziendali sono: l’impresa ferroviaria (ovvero l’insieme dei treni); l’infrastruttura (ovvero le linee ferroviarie, i passaggi a livello, ecc., che è di proprietà regionale ma di gestione FSE) e le linee automobilistiche (ovvero l’insieme degli autobus aziendali, circa 300)” – rende noto Ernesto Abaterusso (Presidente Gruppo consiliare Articolo 1 – MDP Regione Puglia).

“Nel settore delle autolinee l’intervento di FS è stato pronto e mirato, con l’acquisto di circa 50-60 autobus usati per sopperire alle deficienze dei vecchi bus FSE. Considerato che le stesse FS fruiranno di finanziamenti statali per acquistare circa 70 autobus nuovi per FSE, si delinea una strategia aziendale tendente a potenziare fortemente il settore autolinee – considerato anche il Contratto di Servizio molto remunerativo erogato da Regione Puglia – a scapito di quello ferroviario”.

“Peraltro i nuovi treni elettrici, contrattualizzati dalla vecchia gestione, sono di là da venire per ragioni di omologazione del prodotto. Il settore infrastrutturale beneficia di investimenti per circa 550 milioni di euro, fondi messi in gioco da finanziamenti statali ed europei e frutto della precedente programmazione societaria; cioè FS in pratica si è preso i soldi che c’erano già e di suo ha messo poco o niente; l’azione forte è stata però di far transitare tutti i finanziamenti sotto la gestione diretta romana del gruppo FS per la progettazione, la direzione lavori, la scelta delle ditte, ecc.. Ovviamente tutte fuori dalla Puglia e, magari, di provenienza toscana”.

“Tra i vari finanziamenti ottenuti risalta in particolare quello della Metropolitana di Superficie di Lecce (130 milioni di euro – fondi statali CIPE), che comprende sostanzialmente l’elettrificazione di alcune linee leccesi. Tale finanziamento è il frutto di una mia personale battaglia portata avanti nelle varie sedi istituzionali che ha fatto seguito a quella di qualche anno fa dell’allora Presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino e che ha avuto come esito, infine, l’inserimento nel patto Governo-Puglia con relativo finanziamento di 130milioni. La gestione FS appare però riottosa a tale intervento, pur immediatamente spendibile, e nel corso di una riunione a Roma sarebbe stata evidenziata dal management FS alla Regione Puglia l’inutilità dell’elettrificazione. Se vero sarebbe questo un fatto di una enorme gravità”.

A fronte delle strategie comunque operate nei precedenti due ambiti, viceversa nel settore dei treni l’impatto della gestione FS è stato, senza mezzi termini, inerte e disastroso; oggi i treni non vengono praticamente manutenuti (soprattutto quelli rossi polacchi), e – anche per questo – sono state “subapaltate” alcune tratte (ad esempio la Martina Franca-Lecce) a Trenitalia, che svolgerà però (ovviamente a pagamento!) il servizio, non con materiale nuovo noleggiato, ma con vecchi rottami, che, diversamente, sarebbero stati destinati alla demolizione. Alla faccia dei tanti utenti pugliesi, soprattutto studenti in inverno e turisti in estate, che continueranno ad essere trattati come delle bestie.

“Dall’insieme del quadro complessivo si intuisce che alla gestione FS sta a cuore soprattutto il settore automobilistico a scapito di quello ferroviario; pertanto è facile ipotizzare che progressivamente verranno chiuse le linee ferroviarie meno remunerative (tipo la Maglie-Otranto) sostituendole con autobus. È evidente che con tale programmazione non potrebbe darsi corso all’elettrificazione propedeutica alla Metropolitana di superficie della provincia di Lecce perché non avrebbe senso investire su una linea elettrificandola per poi chiuderla subito dopo”.

“Il tutto, ovviamente, a discapito delle grandi battaglie portate avanti negli anni per trasporti moderni ed al passo con i tempi. Evidentemente la Puglia ed il Salento per questo governo sono figli di un Dio minore. Ma noi contrasteremo con ogni mezzo questo disegno scellerato”.