Puglia, consiglio regionale dura meno di 30 minuti. Critiche da FI e M5S: “maggioranza non tiene, si torni al voto”

“Quanto accaduto oggi è un fatto singolare, non era infatti ancora mai capitato che un Consiglio regionale si riunisse, con la ormai consueta ora abbondante di ritardo, e che i lavori al netto delle sospensioni durassero meno di 30 minuti, inno compreso. Non era mai accaduto che non si riuscisse a votare neanche un provvedimento per l’assenza (per ben due volte) di quel numero legale che la maggioranza di centrosinistra dovrebbe garantire” – è il commento dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in merito all’ultimo consiglio regionale in Puglia.

“Dal canto nostro abbiamo perso il conto: verrebbe da chiedersi se siano più le Commissioni e i Consigli rimandati per assenza dei consiglieri di maggioranza o le Commissioni e i Consigli che hanno potuto lavorare producendo qualcosa di concreto per i cittadini pugliesi”.

“Se il governatore Emiliano conserva un briciolo di amore per le sorti di questa terra e dei pugliesi abbia l’onestà intellettuale di ammettere che in questa legislatura siamo arrivati “alla frutta” come mai in passato, con un Consiglio regionale che non riesce nemmeno più a lavorare a causa delle tensioni nella maggioranza. Rassegni le dimissioni e diamo la possibilità ai pugliesi di tornare al voto. Questa regione è ormai allo sbando ed ha bisogno di una classe politica che legiferi e la governi”.

Nino Marmo (Forza Italia): “centrosinistra in frantumi, Emiliano si dia una mossa”:

“Per ben due volte, oggi è venuto meno il numero legale in aula del Consiglio regionale. Ed era la prima seduta dopo la pausa estiva: chi ben comincia, è a metà dell’opera”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo. “Un fatto che scalfisce il decoro del Consiglio regionale” –aggiunge-  “e che non possiamo non stigmatizzare perché lo spettacolo offerto ai cittadini è tutt’altro che virtuoso”.

“Il centrosinistra non riesce più a garantire i numeri ed il normale svolgimento dei lavori consiliari, stritolato da non troppo latenti malumori interni. Lo stesso centrosinistra che, quelle rare volte in cui si ricompatta, stritola il Consiglio regionale e le minoranze negando ogni forma di leale e proficua collaborazione. Pertanto –conclude Marmo- non possiamo più esimerci dal rivolgere un invito al presidente Emiliano affinché tuteli l’immagine e la sostanza dell’istituzione regionale che non ne esce benissimo da giornate come queste, nell’interesse della politica e soprattutto dei pugliesi”.