“Un piccolo, grande sogno si realizza: il primo e unico premio intitolato alla memoria di Ezio Bosso, a cinque anni dalla sua scomparsa, si terrà in Puglia”. Così, a margine della seduta della Giunta di ieri pomeriggio, l’assessora regionale alla Cultura Viviana Matrangola ha annunciato l’approvazione della Delibera che dispone l’inserimento del ‘Premio Ezio Bosso per la divulgazione musicale’ nel calendario unico regionale delle attività culturali e di spettacolo per l’anno 2025. Il Premio, promosso dall’associazione ‘Ezio Bosso’, sarà realizzato con il supporto di Puglia Culture in qualità di soggetto attuatore e si terrà al Teatro Kursaal Santalucia di Bari. La Delibera dispone inoltre che uno dei palchi della Sala Teatro, al piano terra, sia intitolato al Maestro Ezio Bosso.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano saluta il Premio come “un’occasione per celebrare il potere straordinario della musica attraverso uno dei suoi massimi protagonisti e divulgatori contemporanei. Il Maestro Bosso, che ho avuto la fortuna di conoscere e con il quale ho condiviso momenti di straordinaria profondità, ha scelto tante volte la Puglia per raccontare sé stesso e la musica attraverso tutte le sue sfumature: la bellezza e l’intensità, la forza e la fragilità. Il Premio che porta il suo nome inorgoglisce la Puglia e segna, in modo indelebile, un legame speciale che sopravvive al tempo. Per la nostra regione, questa iniziativa assume un grande prestigio, tanto più perché nel segno di Bosso saranno ricordati i maggiori compositori pugliesi del passato e premiati quelli più talentuosi del presente”.
“Il progetto – ha raccontato l’assessora Matrangola – approda in Puglia alla fine di un percorso costruito insieme a Tommaso Bosso, nipote di Ezio, e al Maestro Francesco Libetta. Nel nome di uno dei maggiori compositori, pianisti, direttori d’orchestra e divulgatori musicali dei nostri tempi, il Premio Bosso realizzerà un’importante azione di audience development intorno alla musica classica e da camera, un filone spesso ai margini della scena contemporanea ma che ha invece un ruolo primario nella formazione e nella comprensione della cultura pugliese, italiana e occidentale. Il Premio si rivolge soprattutto ai giovani attraverso il recupero della memoria musicale pugliese, costellata di compositori e interpreti di grande spessore artistico, e mediante il riconoscimento delle eccellenze musicali del nostro territorio. Un’occasione prestigiosa e unica per premiare i nostri talenti, sviluppare la filiera della musica da camera e dare il giusto risalto nazionale ad artisti, istituzioni e altri attori impegnati in questo settore”. L’iniziativa è finanziata mediante una variazione compensativa al bilancio regionale, che assegna al calendario unico delle attività culturali e di spettacolo un importo complessivo pari a 2.300.000 euro a valere sul “Fondo speciale cultura e patrimonio culturale” (ex art. 15 L.r. 30 dicembre 2016, n. 40).
“Uno dei ricordi più belli ed emozionanti della mia esperienza professionale in Regione Puglia – ha detto il direttore del Dipartimento Cultura della Regione Puglia Aldo Patruno – sta in tre immagini di Ezio Bosso in Puglia: al pianoforte nella Cattedrale di Altamura, in Fiera del Levante con centinaia di studenti a raccontare la musica, all’ombra degli ulivi sulla Murgia a ragionare della Vita. E oggi un Premio in suo nome, in Puglia, dedicato alla divulgazione musicale. Un altro cerchio che si chiude. Grazie Maestro!” Il grande artista torinese Ezio Bosso è stato tra i più efficaci, empatici e attivi divulgatori musicali e ha operato per la difesa, la diffusione e l’accessibilità a tutti del grande repertorio musicale, inteso come strumento d’ascolto e dialogo e come mezzo di benessere psicofisico. Il Maestro ha lasciato una traccia indelebile in Puglia insieme alla sua orchestra EPO, in particolare negli ultimi anni della sua straordinaria carriera e della sua vita.
Tommaso Bosso, nipote di Ezio Bosso e presidente dell’associazione a lui intitolata, ha dichiarato: “Con grande emozione e senso di responsabilità annunciamo la nascita del Premio alla Divulgazione Musicale Ezio Bosso, il primo dedicato a un tema profondamente importante per lui, realizzato in collaborazione con la Regione Puglia. È un progetto che non vuole solo ricordare Ezio, ma proseguire concretamente il suo pensiero e il suo esempio, rendendolo fertile nel presente e nel futuro. L’Associazione Ezio Bosso nasce proprio con questo spirito: essere uno spazio aperto, partecipativo e condiviso, dove la memoria non è mai nostalgia, ma diventa azione viva, collettiva, e accessibile a tutti. Vogliamo costruire una comunità trasversale, capace di accogliere voci diverse – musicisti, studiosi, appassionati, cittadini – che insieme lavorano per una cultura dell’ascolto, della cura e della condivisione. Ezio ci ha lasciato una direzione chiara, che resta il nostro orizzonte e, citando la sua frase più abusata ma in questo caso più che adatta: ‘La musica, come la vita, si può fare solo in un modo: insieme’. Ed è con questo spirito che invitiamo chiunque senta il desiderio di far parte di questo percorso a unirsi a noi. Perché solo insieme possiamo continuare a far vivere ciò che Ezio ha seminato”.
Il direttore artistico del Premio Bosso, il Maestro Francesco Libetta, ha aggiunto: “Dalla Pasqua di due anni fa, quando ho iniziato ad eseguire la musica di Ezio Bosso in Italia e all’estero, ho iniziato a leggere il suo lavoro anche come eredità di idee ancora da sviluppare pienamente. Da queste esperienze nasce il progetto di un Premio che anima e sollecita il mondo degli operatori e divulgatori della tradizione musicale, ed è evidentemente chiamato a scrivere una pagina di cultura nazionale. Perché aiuterà tutti, e soprattutto le giovani generazioni, a vivere con consapevolezza e più completamente il mondo contemporaneo. L’intuizione del Presidente della Regione Emiliano, di combinare in un unico ufficio cultura e legalità, ci ha permesso di avere l’interlocutore migliore per proporre il Premio: infatti Viviana Matrangola conduce il suo assessorato nella consapevolezza che l’arte musicale combina elemento di funzione sociale, di educazione civica, di esercizio alla disciplina della correttezza, dell’esercizio al dialogo con l’Altro”.