Un tentativo di introduzione di sostanze stupefacenti e telefoni cellulari all’interno del carcere di Foggia è stato sventato grazie alla prontezza di un’agente della Polizia Penitenziaria. L’episodio è avvenuto nella serata di giovedì 10 aprile, quando una sentinella armata in servizio ha notato un drone sospetto in volo nei pressi della casa circondariale:
Scattato l’abbattimento:
Immediatamente, l’agente ha lanciato l’allerta alla sorveglianza generale e al personale preposto, attivando il sistema di contrasto tecnologico. Grazie all’uso di un dispositivo anti-drone, il velivolo è stato abbattuto prima che potesse introdurre il suo carico all’interno della struttura penitenziaria. Secondo quanto riportato da Ruggiero D’Amato, segretario regionale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), a bordo del drone si trovavano sostanze stupefacenti e telefoni cellulari, strumenti sempre più utilizzati dai detenuti per mantenere contatti con l’esterno e coordinare attività illecite. Questo episodio non solo dimostra l’efficacia delle contromisure tecnologiche adottate all’interno delle carceri, ma evidenzia anche la crescente necessità di rafforzare i sistemi di sorveglianza e di investire ulteriormente nella sicurezza delle strutture penitenziarie. La capacità di intercettare e neutralizzare tentativi di introduzione di materiali proibiti è fondamentale per garantire la sicurezza sia dei detenuti che del personale.
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