Il quartiere San Pasquale del capoluogo pugliese si trova al centro di un allerta a seguito di alcune segnalazioni riguardanti presunti episodi di avvelenamento di cani in alcune zone della città. La ripartizione Ambiente, Igiene e Sanità ha reso noto che la Polizia Locale ha avviato accertamenti per fare luce su questa preoccupante situazione:
A Bari qualcuno sta distribuendo esche avvelenate per cani, le zone a rischio segnalate dal Comune:
Secondo quanto riportato dall’amministrazione cittadina in un comunicato diffuso online dal sito web del Comune di Bari, le aree maggiormente interessate dalle segnalazioni includono via Postiglione, via Maria Cristina di Savoia, via dei Mille, via Amendola, via Pisacane, l’area cani di Vico Capurso e via Giuseppe Pellegrini. In attesa dei risultati delle indagini, le autorità invitano i proprietari di cani a prestare particolare attenzione durante le passeggiate in queste zone, consigliando l’uso di museruola e guinzaglio per prevenire il contatto degli animali con eventuali sostanze tossiche. La ripartizione Ambiente ha attivato un protocollo di verifica in collaborazione con la Polizia Locale e i Servizi Veterinari della ASL di Bari. In caso di rinvenimento di esche sospette, queste verranno inviate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Putignano per accertamenti tossicologici. Se dovessero essere identificate sostanze tossiche, l’Istituto informerà la Ripartizione Ambiente, che provvederà a emettere un’ordinanza sindacale per intensificare i controlli da parte della Polizia Locale. Inoltre, verrà posizionata segnaletica di allerta e saranno diramati avvisi alla cittadinanza. In un momento in cui la sicurezza degli animali domestici è messa a rischio, è fondamentale che i proprietari assumere un atteggiamento vigile e collaborativo, contribuendo così a prevenire ulteriori incidenti e a garantire un ambiente più sicuro per tutti. L’articolo 544-bis del codice penale, lo ricordiamo, stabilisce la pena della reclusione da quattro mesi a due anni per chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la MORTE di un animale. Ricordiamo inoltre che l’articolo 544-ter del codice penale stabilisce la pena della reclusione da tre mesi a diciotto mesi o la multa da 5mila a 30mila euro per chiunque, per crudeltà o senza necessità, provoca LESIONI a un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili. Chi lascia in strada bocconi avvelenati o altre esche nocive per la salute degli animali, commette un reato anche se nessun animale dovesse trovare la morte, e la condotta è riconducibile alle seguenti fattispecie:
- art. 674 del codice penale: getto pericoloso di cose, punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206 euro;
- art. 146 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie R.D. 1265/1934: commercio di sostanze velenose, reato che punisce chiunque, non essendo farmacista o commerciante di prodotti chimici, di droghe e di colori, fabbrica, detiene per vendere, vende o IN QUALSIASI MO, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa fino a 516 euro raccolta segnalazioni
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