Il Governo italiano cancella definitivamente le multe ai cittadini che rifiutarono il vaccino Covid

Il Decreto Milleproroghe è stato ufficialmente trasformato in Legge grazie al voto finale della Camera dei Deputati. Dopo un lungo iter al Senato della Repubblica e l’approvazione tramite voto di fiducia, l’esame in seconda lettura a Montecitorio si è svolto in modo rapido e senza modifiche, evitando così la decadenza del decreto, che avrebbe richiesto un ulteriore voto di fiducia. Tra i punti esclusi vi sono le disposizioni relative alla riapertura dei termini per l’adesione al concordato fiscale biennale e il rinvio della sugar tax:

Addio alle “multe ai no vax”, critiche dall’opposizione:

La maggioranza sostiene che il provvedimento risponde alle esigenze di cittadini, imprese e enti locali. Tuttavia, perplessità sono state espresse da Forza Italia che ha proposto al Governo Meloni di «individuare gli strumenti più opportuni per riaffermare come priorità di sanità pubblica gli obiettivi del calendario vaccinale e del Piano nazionale di prevenzione nazionale». L’opposizione, da parte sua, ha definito il decreto disordinato e disomogeneo, sollevando svariate critiche e sostenendo che il decreto avvantaggi tutti coloro che hanno evaso le multe, indiscriminatamente dal reddito. Al contempo, alcune organizzazioni nazionali, critiche sull’obbligo, avevano negli ultimi anni chiesto al Governo di tutelare la libertà di scelta. Si conclude così un lungo iter burocratico, partito dal periodo pandemico che vide i due Governi che hanno preceduto quello attuale emettere graduali obblighi vaccinali per svariate categorie di cittadini. Come i lettori ricorderanno, tali iniziative divisero profondamente la popolazione. Iniziative approvate nel tempo dai sostenitori del trattamento sanitario ma al contempo contrastate da chi chiedeva di essere libero di scegliere se sottoporsi o meno alla vaccinazione, senza necessariamente alimentare una “guerra mediatica” che ha ridotto i cittadini con etichette “pro-vax” e “no-vax“. A distanza di anni, restano tante perplessità su quel delicato e difficile periodo storico, nonché su quanto accaduto nelle ultime ore. La Puglia, lo ricordiamo, è stata una delle regioni che ha registrato più iniezioni tra la popolazione.

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