Olio non commestibile spacciato come pugliese extravergine di oliva ma è pericoloso per la salute. La scoperta di Striscia la Notizia

Non è commestibile, ha elevati livelli di acidità ed è sgradevole al gusto e all’olfatto eppure in alcune zone d’Italia, l’olio lampante viene venduto in confezioni recanti false diciture, spacciandolo così per olio extra vergine d’oliva pugliese. A scoprirlo è stato Luca Abete, inviato di “Striscia la Notizia“. Nel corso di un servizio trasmesso nella puntata di martedì 10 dicembre 2024 del popolare tg satirico andato in onda nella serata di ieri – 10 dicembre 2024 – su Canale 5, sono state rivelate le immagini questa scoperta:

Le analisi hanno confermato che si tratta di olio non commestibile:

Stando a quanto si apprende, a seguito di diverse segnalazioni, Abete si è recato presso un’attività commerciale per approfondire sul fenomeno e chiedere spiegazioni sull’olio lampante venduto illecitamente fuori regione da alcuni commercianti (che lo spacciavano per olio extra vergine d’oliva pugliese). Dopo aver fatto analizzare il prodotto in questione, si è effettivamente scoperto che si trattava di olio d’oliva “lampante” che non è commestibile, oltre ad essere molto pericoloso. Il tutto avveniva attraverso l’analisi del contenuto di lattine d’olio recanti un falso indirizzo che menzionava una città della provincia Bat, nota per la produzione di olio extravergine di oliva di qualità: è stato così appurato che nella cittadina pugliese menzionata non esista alcuna azienda menzionata dai truffatori. Inesistenti sono risultati anche la partita iva della fittizia azienda olearia e persino la stessa via riportata sull’etichetta irregolare. Chiaramente, la notizia deve far riflettere sull’importanza della tutela delle regole, da sempre rispettate da tutti quei produttori onesti che ogni giorno producono e distribuiscono olio extravergine di oliva di qualità, esportandolo anche in paesi esteri. Un prodotto d’eccellenza che va quindi difeso anche dalle gravi forme di contraffazione che colpiscono non solo le aziende del territorio ma anche la salute dei consumatori. Ai consumatori ricordiamo l’importanza della lettura attenta e puntuale delle etichette e della verifica effettiva dell’origine del prodotto. Prodotto – l’olio extravergine di oliva – che andrebbe sempre venduto da persone qualificate ed affidabili. Aggiornamento: dall’ufficio stampa del Comune di Canosa di Puglia giungono importanti precisazioni riguardanti il nostro articolo che menzionava il servizio andato in onda sul programma televisivo “Striscia La Notizia in cui «si fa riferimento a Canosa di Puglia che nulla ha a che fare con il predetto commercio illecito di olio. Quest’ultimo non solo non proviene da questa città, ma come specificato dallo stesso Abete, il frantoio riportato non esiste e mai è esistito in città, tant’è che è stato prontamente specificato come sia via, che partita iva e nome del frantoio, siano false e quindi non riconducibili alla nostra città. Al contempo, lo stesso inviato non ci risulta essere mai stato a Canosa per attingere le informazioni del caso. L’olio, solo ed esclusivamente extravergine di oliva, peculiarità del nostro territorio e recentemente riconosciuto come PAT, Prodotto Agroalimentare Tradizionale, viene prodotto con passione, dedizione e amore dai nostri concittadini che quotidianamente, si impegnano da decenni nella sua valorizzazione» – leggiamo nella comunicazione, giuntaci con richiesta di pubblicazione «a tutela della città e della sua economia» – hanno precisato dall’ufficio stampa del comune di Canosa di Puglia. Ringraziando l’ufficio stampa del Comune di Canosa per queste puntuali precisazioni, cogliamo l’occasione per specificare che già nella stessa giornata della pubblicazione dell’articolo apparso su PugliReporter.com è stato sempre specificato che l’azienda fittizia riportata dall’etichetta del prodotto contraffatto segnalato dall’inviato del noto programma televisivo è per l’appunto inesistente e non presente nel territorio e che la segnalazione mediatica partita da Striscia la Notizia non può che incentivare provvedimenti a tutela degli onesti lavoratori del territorio (che, ovviamente, nulla hanno a che fare con quanto segnalato dal servizio televisivo da noi menzionato). L’obiettivo comune, nostro e degli amministratori locali, dunque, resta sempre e soltanto quello di segnalare anomalie per difendere l’economia e l’identità territoriale. Di seguito, riportiamo qui sotto il link al video del servizio pubblicato sul sito web ufficiale del programma televisivo di Mediaset:

Il link al servizio televisivo diffuso sul web:

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