
Le investigazioni, durate svariati mesi, ed eseguite anche con strumenti tecnici, consultazione di svariate informazioni di carattere economico finanziario, pedinamenti e appostamenti, hanno consentito di
disarticolare un vero e proprio sodalizio criminale dedito al furto ed alla ricettazione di materiale ferroso, prevalentemente di
rame, proveniente da stazioni radio, impianti fotovoltaici e infrastrutture pubbliche (guard rails, tabelloni stradali, parti metalliche della rete ferroviaria).

In ultima battuta, il materiale così ottenuto e apparentemente dotato di una provenienza lecita, veniva c
eduto a 3 aziende (due ditte individuali ed una Società a responsabilità limitata), che, provvedevano a reintrodurlo nel circuito dell’economia legale. Inoltre, le investigazioni espletate, hanno consentito di scoprire come le operazioni di “
ripulitura” venivano esperite mediante l’incendio delle guaine che rivestivano il suddetto materiale ferroso, integrando gli estremi della
combustione illecita di rifiuti, reato previsto e punito dal Testo Unico Ambiente.