Inquinamento, a Taranto indagati per presunte falsificazioni dei dati su emissioni, scattano perquisizioni della Gdf

La Procura della Repubblica di Taranto ha emesso un decreto di perquisizione personale, locale e documentale nei confronti di amministratori, procuratori, dipendenti e collaboratori della società che gestisce attualmente lo storico impianto siderurgico del capoluogo ionico:

Stando a quanto si apprende, secondo le accuse, gli indagati avrebbero falsificato i dati sulle emissioni, in modo tale da ottenere nel 2023, più quote CO2 di quelle spettanti. Per questo, i militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Bari hanno perquisito dieci persone, amministratori, procuratori, dipendenti e collaboratori pro tempore di Acciaierie d’Italia, indagati per truffa ai danni dello Stato. L’inchiesta riguarderebbe un periodo antecedente all’amministrazione straordinaria con gravi accuse:

Gli indagati avrebbero attestato falsi quantitativi di consumi di materie prime – come carbone fossile e gas – di prodotti finiti e semilavorati, alterando i parametri delle emissioni. ”L’unica cosa che posso dire è che evidentemente avevamo ragione a riprendere nelle mani l’ex Ilva con l’amministrazione straordinaria”, il commento del ministro delle Imprese e del Made in Italy.  In totale, sono dieci i decreti emessi in esecuzione nelle province di Taranto, Bari, Milano, Monza-Brianza e Modena.

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