Due imprenditori della provincia di Barletta-Andria-Trani – entrambi titolari di depositi di carburanti per auto – sono stati sottoposti agli arresti domiciliari mentre due rappresentanti delle forze dell’ordine sono stati interdetti dai pubblici uffici per sei mesi:
Si tratta di un poliziotto e di un finanziere, entrambi attivi nel territorio della sesta provincia pugliese che – secondo le accuse – avrebbero usufruito di agevolazioni senza averne i requisiti e per le loro auto private. Per tutti, le accuse contestate a vario titolo sono corruzione e sottrazione all’accertamento delle accise. Stando a quanto emerso dalle indagini, i rappresentanti delle forze dell’ordine e di polizia non avrebbero “ottemperato all’obbligo giuridico di comunicare all’Autorità giudiziaria gli illeciti commessi dagli imprenditori” poiché avrebbero, di fatto, “fruito indebitamente della cessione agevolata di gasolio a cui non avevano diritto con contestuale evasione delle accise”, spiegano i militari della Guardia di Finanza del nucleo di polizia di polizia economico finanziaria di Barletta che si sono avvalsi della collaborazione della questura e del comando provinciale carabinieri della Bat.
Stando a quanto si apprende, “i pubblici ufficiali” avrebbero ottenuto del gasolio agricolo da usare per le proprie auto, utilizzando il termine criptico “vino rosso” per usufruire della speciale agevolazione. “Venerdì dovrei avere un po’ di vino rosso“, avrebbe detto uno dei due imprenditori arrestati a qualcuno dei pubblici ufficiali che avrebbe risposto: “verrò a fare una bella bevuta allora”. Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche telematiche, inoltre, anche altri militari e agenti avrebbero ricevuto un avviso di garanzia. Gli imprenditori coinvolti nelle indagini sono originari di Canosa di Puglia.
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