Ex Ilva, la Corte di Giustizia Europea ordina la sospensione dell’impianto se dannoso. Nota dell’Associazione “Genitori Tarantini”

Ex Ilva, nota dell’Associazione “Genitori Tarantini” a seguito dell’azione inibitoria contro ex ILVA, presentata da 10 associati più un bambino. Il Tribunale di Milano sospese la causa sull’inibitoria per trasmettere gli atti alla Corte di Giustizia Europea. Ieri la Corte si è pronunciata con una sentenza chiara ed inequivocabile: ha ordinato la sospensione degli impianti.  Di seguito comunicato stampa di dichiarazione dell’associazione in merito al pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione europea:

Il 25 giugno 2024 sarà ricordato come una giornata storica, per Taranto. Questo primo importantissimo risultato lo dedichiamo ai tarantini, bambini e adulti, che non ci sono più, a quelli che stanno soffrendo, lavoratori compresi, e ai loro familiari. Lo dedichiamo anche a tutti coloro che non hanno mai mollato e ci hanno sostenuto in questi anni. Questa sentenza consente al Tribunale di Milano di riaprire l’azione inibitoria da noi presentata per portarla a conclusione, attenendosi scrupolosamente a quanto deciso dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. I BAMBINI DI TARANTO VOGLIONO VIVERE e questa è la volta buona.

Non osino i politici (tranne Rosa D’Amato, unica a essersi impegnata per questa causa) appropriarsi di questo risultato, a cominciare dal sindaco di Taranto, che non ha mai risposto alla nostra richiesta di sostenere l’azione inibitoria. Chiunque di loro dovesse provarci, sappia che verrà sbugiardato pubblicamente. “È dei bambini il tempo del gioco…” (Archita di Taranto, IV sec. a.C.) Che possa tornare ad essere così” – conclude la nota dell’Associazione Genitori Tarantini.
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