Conoscere i ragazzi, i loro interessi, le loro ambizioni, i loro giochi. Anche i loro sogni. Ma andare a fondo anche nelle loro problematiche, nelle loro difficoltà, nelle paure che magari si portano dietro e che fanno fatica ad esternare. Utilizzando linguaggi diversi, calibrati a seconda dell’età dei minori seguiti. Un modo per approcciarsi a loro finalizzato a creare relazione e fiducia, elementi indispensabili nel rapporto educatore-studente. Lo sanno bene gli operatori dell’Associazione Europa Solidale di Taranto che, nell’ambito del progetto “Rob.in – Robotica educativa inclusiva per minori con Bisogni Educativi Speciali” – promosso da ESCOOP e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile – hanno ripreso lo scorso 4 ottobre l’attività laboratoriale che dal lunedì al venerdì – dalle ore 15.30 alle 19.30 – impegna i ragazzi a rischio di abbandono scolastico precoce o in dispersione scolastica, in particolare minori con BES (Bisogni Educativi Speciali). Quest’anno il laboratorio si svolge anche il sabato mattina dalle ore 9.00 alle 13.00 per offrire un ulteriore momento di supporto ai bambini che ne hanno necessità e per dedicare uno spazio di incontro con le famiglie dei ragazzi che frequentano i laboratori, utile per capire meglio i bambini, per avvicinarsi maggiormente alle loro storie attraverso il rapporto diretto con le mamme ed i papà.
In questo percorso laboratoriale l’Associazione E
Laboratorio scolastico, orientamento allo studio ed orientamento al lavoro. Attraverso il supporto di educatori, affiancati da volontari e varie figure professionali, sono queste le attività messe in campo da Europa Solidale per animare gli spazi che ogni giorno accolgono i bambini, seguiti anche dai volontari dell’associazione “La mediana” nel doposcuola pomeridiano con lo svolgimento dei compiti. Il progetto, dunque, nasce per contrastare la povertà educativa minorile mettendo in campo metodologie innovative finalizzate ad intercettare minori a rischio di abbandono scolastico e le loro famiglie. L’alleanza educativa che ha come protagonisti principali famiglie, scuola e terzo settore diventa quindi elemento indispensabile per favorire il processo di comunità, per valorizzare i talenti dei ragazzi e per promuovere attività formative mirate a sviluppare la cultura digitale anche in chiave relazionale e di orientamento al lavoro. La sfida è quella di prendere in cura ciascuno bambino, con la sua storia, le sue esigenze, le sue particolarità, i suoi talenti da scoprire. E’ stata inoltre avviata anche l’organizzazione dei Laboratori Digitali che a breve inizieranno presso l’I.P.S. “Cabrini” di Taranto, tra i partner del progetto, e che coinvolgeranno gli studenti del quarto e quinto anno con indirizzo Grafico e Audiovisivo.
Per quanto il progetto che si sta sviluppando nella città di Taranto così come è stato articolato è curato dalla professoressa Maria Giovanna Russo, responsabile dell’Orientamento allo studio e dalla dottoressa Francesca Capparelli, responsabile dell’Orientamento al lavoro. Le attività sono programmate in collaborazione con il team dello sportello scolastico (Lucia Longo, Lisa De Vecchi e Ida De Santis) in base ai bisogni formativi dei diversi bambini e alla possibilità di collaborare con esperti esterni.
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