Nel periodo di Resurrezione, anche in Puglia si sta discutendo molto su una molecola che potrebbe stravolgere il destino di migliaia di malati di virus Covid-19:
così come riportato anche da fonti giornalistiche telematiche, infatti, è la stessa l’Aifa che in una nota chiede verifiche su effetti e potenziale efficacia dell’eparina nella cura di Covid 19. “Poiché l’uso terapeutico delle eparine a basso peso molecolare sta entrando nella pratica clinica sulla base di evidenze incomplete e con importanti incertezze anche in merito alla sicurezza, si sottolinea l’urgente necessità di studi randomizzati che ne valutino efficacia clinica e sicurezza”. Ecco come potrebbe funzionare:
L’obiettivo è quello di evitare lo scatenarsi dell’infiammazione – risposta naturale dell’organismo nei confronti della reazione immunitaria – che causa la pericolosa ed insidiosa polmonite interstiziale. nella fase iniziale della malattia quando è presente una polmonite e si determina una ipomobilità del paziente con allettamento. La molecola andrebbe introdotta per scongiurare il tromboembolismo venoso.
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