Nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, 28 ottobre 2019, gli agenti della squadra di P.G. e della sezione volanti del Commissariato di P.S. di Nardò, sono intervenuti in località Sant’Isidoro – Nardò – all’interno di una villetta di campagna e hanno tratto in arresto il noto pluri-pregiudicato M.S. di anni 44, poiché colpito da una condanna definitiva per l’espiazione della pena di anni 6 mesi 1 e giorni 8 di reclusione e C.A. di anni 71 per i reati di favoreggiamento personale, resistenza al PP.UU. e detenzione illegale di arma da guerra.
In particolare l’attività di ricerca di M.S., ha avuto inizio il 21 Ottobre u.s., allorquando il predetto, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, avendo avuto notizia della condanna definitiva, si era allontanato dall’abitazione di detenzione senza più farne ritorno. Il fuggitivo ha cercato di sottrarsi all’esecuzione del mandato di arresto con la complicità del suocero, C.A., che lo ha ospitato presso la propria villetta sita in località Sant’Isidoro.
Nel corso del servizio, C.A., notata la presenza degli agenti intervenuti, si è opposto con fermezza cercando di ostacolare l’attività di polizia al fine di dare una possibilità al genero di fuggire. Infatti, M.S. ha tentato di darsi alla fuga, fuggendo a piedi dall’abitazione ma gli agenti, avendo preventivamente circondato l’abitazione, lo hanno bloccato. Considerate le circostanze, gli investigatori hanno perquisito l’abitazione e, all’interno dell’armadio nella stanza da letto utilizzata dal ricercato, oltre ai suoi effetti personali (indumenti vari e oggetti per l’igiene personale), hanno rinvenuto una bomba da mortaio da 81mm modello M53. A tal proposito, il 71enne, ha riferito spontaneamente di esserne in possesso da diverso tempo.
L’ordigno rinvenuto è stato disinnescato dal Nucleo Artificieri di Brindisi che ha, poi, provveduto alla sua conservazione. Per i fatti descritti, sentito il PM di turno, i due uomini sono stati tratti in arresto. M.S. è stato accompagnato presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce mentre C.A. è stato ristretto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza.
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