Alti livelli di metalli pesanti sono stati rilevati all’interno delle acque del fiume Ofanto:
negli ultimi giorni, infatti, svariati organi di stampa telematici hanno riportato la notizia della presenza eccessiva di mercurio nelle acque. Come molti ricorderanno, l’Ofanto (storicamente ricordato con il nome latino di Aufidus) è il più importante fiume della Puglia per lunghezza, bacino e ricchezza d’acque. La sua sorgente si trova sull’Altopiano Irpino a 715 m d’altezza, sotto il piano dell’Angelo, a sud di Torella dei Lombardi, in provincia di Avellino (nella vicina regione Campania). Ed è proprio in questa zona che è partito l’allarme:
“Se dovessimo trovare tracce nei sedimenti il disinquinamento sarebbe difficile“ – dichiara Giuseppe Del Re, del gruppo di lavoro Contratto di Fiume dell’Alto Ofanto – nel corso di una video-intervista che linkiamo qui sotto:
Allarme nel fiume Ofanto, "Il mercurio è un brutto cliente"
Allarme nel fiume Ofanto, Del Re: "Il mercurio è un brutto cliente" Giuseppe M. Del Re Contratto di Fiume dell'alto Ofanto Michele Di Maio
Pubblicato da IrpiniaPost su Lunedì 5 agosto 2019
il mercurio è un metallo pesante bioaccumulabile che può potenzialmente entrare nella catena alimentare: dai pesci alle colture interessate dall’irrigazione. L’aspetto piu’ inquietante è che questa sostanza può accumularsi in grandi quantità all’interno degli organismi viventi, umani compresi. In allerta sarebbero anche gli animali da pascolo, compresi quelli che producono latte. I comuni dell’Irpina hanno per questo motivo deciso di proibire l’utilizzo di queste acque, in vista di ulteriori approfondimenti sul caso. Come i pugliesi ricorderanno, il fiume traversa parte della Campania e della Basilicata, scorrendo poi prevalentemente in Puglia. Sfocia nel mare Adriatico, tra Barletta e Margherita di Savoia. Anche nel territorio della sesta provincia pugliese alcuni gruppi ambientalisti non hanno nascosto la propria preoccupazione in merito al fenomeno. Come ricorda Nucleo di Vigilanza I.F.A.E. di Barletta, l’area naturale ospita anche molteplici esemplari di Lontra “Lutra lutra”, importante per la biodiversità della zona. Una situazione che andrebbe risolta in tempi brevi, al fine da salvaguardare la salute dell’intero territorio. In attesa che vengano presi urgentemente interventi anche dai comuni e dagli enti regionali pugliesi, vogliamo condividere qui sotto un filmato diffuso su YouTube da Telenostra che riporta alcune importanti dichiarazioni di Vincenzo Briuolo (geologo esperto del settore idrogeochimico collaboratore dell’Università del Sannio):
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http://www.irpiniapost.it/fiume-ofanto-il-mercurio-e-un-brutto-cliente/