Manfredonia: “sono mesi che segnaliamo, guardate le foto”

Giuseppe Marasco (già Generale dell’Esercito ed attuale Presidente dell’Associazione di volontariato Civilis) ha provveduto ad inviarci un comunicato con alcune foto scattate sul lungomare di Manfredonia (Foggia):

“Da anni siamo seriamente danneggiati: facciano presto il nuovo sistema fognario – chiedo il divieto di balneazione” – ha dichiarato Marasco – “imposto dal Commissario Prefettizio del Comune, disposto il divieto di balneazione fino al diverso riscontro degli organi che ne stabiliranno la salubrità anche in seguito ai campionamenti delle acque. Chiedo che nella zona saranno apposti segnali di divieto fino alla cessazione dell’emergenza ambientale. Ho segnalato AQP ogni anno questo grave problema igenico-sanitario e mi hanno sempre risposto che era stato risolto. Evidentemente bisogna passare alle maniere forti facendo un esposto per far pagare i danni ai responsabili. Le responsabilità sono esclusivamente dell’acquedotto pugliese e del socio di maggioranza Regione Puglia. Evidentemente bisogna passare alle maniere forti facendo un esposto per far pagare i danni ai responsabili”. Ha dichiarato Marasco, che, nella sua analisi, ha proseguito così:

“#PRINCIPIO dell ́ #AZIONE #AMBIENTALE: La tutela dell ́ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell ́azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all ́ambiente, nonchè al principio “#chi #inquina #paga” che, ai sensi dell ́articolo 174, comma 2, del Trattato delle Unione Europea, regolano la politica della comunità in materia ambientale. Gli #enti di #tutela del #territorio la #CIVILIS, tentano invano di prevenire l’inquinamento di aria, suolo e acqua causato dallo scarico di sostanze tossiche. La contaminazione dei cibi e delle falde acquifere ad opera degli scarichi industriali sta provocando l’escalation di malattie tumorali tra la popolazione mondiale, mentre piogge acide, effetto serra e buco dell’ozono stanno mettendo a dura prova l’ecosistema. I fenomeni di deforestazione e cementificazione, con le conseguenti esondazioni, faranno delle terre emerse solo un vago ricordo e staremo col fiato sospeso appena noteremo un temporale all’orizzonte”. Marasco conclude:

“Qualcuno potrebbe pensare che terremoti devastanti e tsunami non siano altro che la punizione di Madre Natura nei nostri confronti, che smottamenti e alluvioni siano castighi divini, che scioglimento delle calotte polari e incendi indomabili di enorme portata siano cenni di ribellione dei quattro elementi: ognuno legga tra le righe ciò che preferisce, la realtà non cambia: siamo uomini e ci accorgeremo di aver sbagliato quando sarà troppo tardi, come al solito. Gli #enti di #tutela del #territorio la #CIVILIS, tentano invano di prevenire l’inquinamento di aria, suolo e acqua causato dallo scarico di sostanze tossiche. La contaminazione dei cibi e delle falde acquifere ad opera degli scarichi industriali sta provocando l’escalation di malattie tumorali tra la popolazione mondiale, mentre piogge acide, effetto serra e buco dell’ozono stanno mettendo a dura prova l’ecosistema. I fenomeni di deforestazione e cementificazione, con le conseguenti esondazioni, faranno delle terre emerse solo un vago ricordo e staremo col fiato sospeso appena noteremo un temporale all’orizzonte. Qualcuno potrebbe pensare che terremoti devastanti e tsunami non siano altro che la punizione di Madre Natura nei nostri confronti, che smottamenti e alluvioni siano castighi divini, che scioglimento delle calotte polari e incendi indomabili di enorme portata siano cenni di ribellione dei quattro elementi: ognuno legga tra le righe ciò che preferisce, la realtà non cambia: siamo uomini e ci accorgeremo di aver sbagliato quando sarà troppo tardi, come al solito” – ha concluso Marasco.

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