Gettare una sigaretta per terra potrà significare l’immediata sanzione. E questo, alla fine, lo sapevamo. Ma da oggi non varrà soltanto per l’autore del vergognoso gesto, ma anche per le attività che non si adegueranno con l’inserimento di contenitori appositi per la raccolta di questi ed altri piccoli rifiuti. Come riportato dalle testate telematiche online, infatti:
a Brindisi entra in vigore un’ordinanza comunale per il contrasto di rifiuti prodotti da fumo e di altre tipologie di rifiuti di piccolissime dimensioni. Pertanto, l’amministrazione comunale ha imposto l’obbligo di inserimento di contenitori finalizzato alla raccolta di rifiuti di questo genere praticamente per tutti gli esercizi commerciali: non solo bar e ristoranti, ma anche banche, teatri e uffici postali. Come riportato da BrindisiReport:
“Si tratta di un provvedimento necessario per garantire pulizia – spiega il sindaco Riccardo Rossi – e perfettamente in linea con la politica di decoro che, per certi aspetti, faticosamente stiamo mettendo in pratica. L’amministrazione, con tutti gli strumenti a disposizione, sta portando avanti una battaglia che considero fondamentale di educazione nei confronti dei più piccoli e di rispetto che, mi auguro, tutti i cittadini e le cittadine comprendano e attuino ogni giorno per la res publica”.
Oltre ai dati sconcertanti dei fumatori attivi e passivi (stando ad un recente studio, infatti, fumare sarebbe peggio dell’inquinamento causato da un’automobile) occorre anche ricordare come gli elementi chimici nascosti nelle sigarette siano potenzialmente cancerogeni: benzene, formaldeide, cadmio, cromo, catrame ed arsenico sono soltanto alcune delle sostanze pericolose che vengono rilasciate anche da chi, dopo aver fumato una sigaretta, la abbandona per terra, commettendo un illecito. Rizzi ha provveduto a raccogliere decine di mozziconi, calcolando sanzioni per 30.000 euro, mai effettuate. Un nuovo studio ha inoltre collegato il fumo con il rischio di aumento di diabete. Sarebbe dunque opportuno che gli enti locali, unitamente alle forze dell’ordine, possano approfondire sulla questione per assicurarsi che a scaricare questi pericolosi rifiuti non siano stati i proprietari di alcune imbarcazioni che, forse partite dal porto, avrebbero potuto abbandonare dei rifiuti scomodi. A questo vanno ad aggiungersi centinaia di pezzi di materiali plastici e polistirolo abbandonati lungo la spiaggia.
Non solo cicche di sigaretta: l’ordinanza di divieto approvata a Brindisi prevede anche la raccolta obbligatoria di scontrini, gratta e vinci, fazzoletti di carta, gomme da masticare. Chiunque dovesse essere individuato nell’atto illegale ed indecoroso dell’abbandono di questi rifiuti verrà immediatamente segnalato e sanzionato dagli agenti di Polizia Locale.
Un solo mozzicone di una sigaretta senza filtro impiega 6/12 mesi per dissolversi, perché è composto di sola carta (cellulosa) e fibre vegetali di tabacco, insomma è biodegradabile. La durata del processo varia in funzione della temperatura e dell’umidità del luogo in cui il mozzicone si trova. In particolari condizioni di freddo intenso, per esempio, non vi è praticamente processo di decomposizione e il mozzicone resiste intatto. Se la sigaretta ha il filtro (la maggior parte delle sigarette sono di questo tipo), la storia è molto più lunga, questo perché il filtro è composto di un materiale chimico sintetico che è molto resistente. Uno schema diffuso sul web ci ricorda la composizione classica di una sigaretta:
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