Falso olio extravergine proveniente dalla Grecia, coinvolta anche la Puglia

Sono 31, tra produttori di olio extravergine di oliva, titolari di frantoi e rivenditori, le persone e le società alle quali sono stati notificate gli avvisi di conclusione indagini nell’ambito di un’inchiesta avviata nel marzo 2016 dalla procura di Grosseto su una presunta frode in commercio per aver spacciato per extravergine toscano olio che invece proveniva da altre parti d’Europa, prevalentemente dalla Grecia. Agli indagati viene contesta l’associazione a delinquere finalizzata a un numero indeterminato di delitti di frode in commercio anche con falsi documenti.

Gli accertamenti dei carabinieri forestali, insieme al nucleo investigativo Nipaaf, riguardarono quattro province toscane (Grosseto, Siena, Arezzo e Firenze) e quella di Foggia. L’inchiesta portò al sequestro di 200 quintali di olio e a 47 avvisi di garanzia. Secondo l’accusa, veniva messo in vendita olio extravergine di oliva di origine comunitaria, in prevalenza olio greco, contrabbandato per olio extravergine Toscano Igp e per extravergine italiano. La frode ha riguardato gli anni 2014-2015 e 2015-2016. Tra le società coinvolte nella presunta attività illecita, secondo quanto ha spiegato il procuratore di Grosseto Raffaella Capasso, «figurano veri e propri colossi del mercato internazionale in grado di condizionare al ribasso i prezzi del mercato locale».

La notizia è stata segnalata alla nostra redazione (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com).