A vuoto gli estremi tentativi di portare in sicurezza il club. Nelle prossime ore saranno portati i libri in tribunale e avviate le procedure per il fallimento. Per Bari è un giorno triste. E’ la fine del calcio professionistico. Eppure la mattinata del 16 luglio si era aperta con gli auspici migliori in quanto i due potenziali acquirenti, gli imprenditori Andrea Raddrizzani, milanese, patron del Leeds e l’ingegnere barese Ferdinando Napoli, titolare della Edilportale, aveva manifestato la loro disponibilità a versare i 3 milioni di euro utili alla ricapitalizzazione del bilancio societario. Anche il presidente del Bari, Giancaspro, andati a vuoto i suoi personali tentativi di individuare investitori, si era dimesso dalla società per favorire il dialogo con i due acquirenti e garantire l’avvio dell’iter per concretizzare l’operazione di salvataggio.
“Questo è un brutto giorno non solo per il calcio barese, ma per tutta la città. È il giorno di una sconfitta, che brucia mille volte di più di tutte le sconfitte sul campo. Ci abbiamo provato tutti a fare tutto quello che era possibile. Ci ho provato anche io, forse andando oltre le competenze di un sindaco. L’ho fatto da responsabile della nostra comunità, da cittadino e anche da tifoso. Ora però non bisogna mollare. Il calcio barese non può finire in un pomeriggio di luglio. Dopo una giornata così non avevo voglia di fare niente, ma avevo fatto una promessa ai ragazzi di San Pio. Inaugurare con una partitella un campo di calcio del loro quartiere che si sono costruiti loro, con le loro forze” – scriveva ieri il Sindaco di Bari Antonio Decaro.
“È stato davvero strano essere su un campo di calcio proprio oggi. Eppure vedere la gioia di questi ragazzi, genuina, mentre giocavamo, mi ha fatto capire che è da qui che dobbiamo ricominciare. Dal rispetto che si deve alla spontaneità e alla bellezza del calcio vero, quello che vive nel cuore dei nostri tifosi”.
“Il calcio è quel gioco meraviglioso che ci fa stare insieme, che ci fa abbracciare allo stadio dopo un gol, che ci fa sentire una grande e bellissima comunità. E che oggi ci fa piangere come se avessimo perso una persona cara. Ora però asciughiamo le lacrime e rimettiamoci al lavoro. Bari e i suoi tifosi meritano un futuro nel calcio professionistico. E questo futuro dobbiamo deciderlo tutti insieme. Forza Bari, sempre” – concludeva il Sindaco di Bari.