Sarebbero cinque i rapinatori che, armati di mazze e martelli in ferro, nel pomeriggio di oggi hanno fatto irruzione nel centro commerciale Auchan di Taranto: l’obiettivo dei criminali era una gioielleria. Giunti sul posto, la banda di malviventi ha cominciato a distruggere le vetrine della gioielleria. Ad un certo punto intervengono i vigilanti dell’Ivri che mettono in fuga tre dei ladri, fermandone due. Qualcuno è riuscito a riprendere la scena con lo smarthpone: dopo il panico generale, i corridoi si sono immediatamente svuotati. Stando ad una prima ricostruzione gli altri malviventi sarebbero fuggiti a bordo di un’auto.
I due uomini fermati ed arrestati, affermano di essere di Brindisi. L’identificazione non è stata semplice perché privi di documenti. Le forze dell’ordine starebbero ipotizzando un collegamento con l’assalto armato ai danni del’Ipercoop “Le Colonne” di Brindisi dello scorso 30 aprile, con la rapina perpetrata lo scorso 29 maggio fa ai danni dell’Ipercoop di Surbo (Lecce) e con quella messa a segno l’8 marzo all’interno dell’Auchan di Mesagne. Il modus operandi, spiegano alcune fonti giornalistiche locali, sarebbe molto simile.
“Prima di tutto un plauso agli agenti di vigilanza che questa mattina in una gioielleria della galleria Auchan hanno mantenuto il sangue freddo e in un gesto di grande coraggio hanno preservato la vita di operatori commerciali e cittadini e hanno assicurato alla giustizia alcuni dei responsabili di una rapina. Poi l’appello all’unità in una delle stagioni più delicate della vita della nostra comunità e in cui proprio la categoria del commercio resta uno dei fronti estremi in cui si entra in contatto con il disagio e la violenza” – così la segreteria provinciale dell’UNISIC Taranto, attraverso Cisberto Zaccheo che oltre a commentare l’episodio di cronaca di queste ultime ore, richiama all’unità di tutte le forze in campo.
“Non siamo all’anno zero, e grazie al lavoro della Prefettura e della Questura di Taranto siamo sicuri che il controllo del territorio resterà un fattore di grande attenzione su cui continueranno a registrarsi passi in avanti e ulteriori azioni di rafforzamento – dice Zaccheo – Resta però da assistere ancora e più compiutamente una categoria, come quella del commercio, che è costretta a subire la crisi da più di vista: un calo delle vendite, una condizione generale di precarietà sul futuro delle imprese e l’insicurezza sulla incolumità di esercenti e personale. Su questo sarà probabilmente opportuno alzare ancora di più la guardia per evitare che l’isolamento possa recare al settore, già fortemente provato, ulteriori danni. E’ necessario – continua Zaccheo – non lasciare soli i commercianti, cominciando dal gesto più semplice di vicinanza al settore legato al riconoscimento e al ruolo svolto dal piccolo e medio commercio in tutto il territorio urbano e nei grandi centri commerciali. Su questo come UNSIC proveremo a lavorare attraverso una piattaforma rivendicativa generale e unitaria, che tenga conto dei problemi legati ad eventi delinquenziali come quello di oggi, ma anche ai fenomeni come l’abusivismo, il dumping commerciale, la rilettura dei tributi e il miglioramento dei servizi”.
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