Trani: salvate dai pompieri le guardie giurate senza lavoro salite sul terrazzo del Cinema per protesta. Siamo arrivati a questo per rimarcare un diritto?

“Ora la cosa si farà sempre più seria” – così una delle sette guardie giurate di Trani aveva dichiarato durante la lunga manifestazione, seconda parte di una prima caratterizzata anche da uno sciopero della fame con manifestazione ad oltranza effettuato nel corso della fine del 2017. Da allora, infatti, i problemi per questo lavoratori non sono affatto terminati. Come avevamo riportato nei giorni scorsi, nonostante le rassicurazioni mediatiche, questi lavoratori con famiglie a carico sono ancora in attesa di una soluzione. Spinti dal voler difendere i propri diritti, sono primi tornati sotto il Palazzo di città a Trani.

Per le Guardie Giurate di Trani, l’appello è rivolto anche al Sindaco di Trani Amedeo Bottaro. Dopo aver annunciato misure sempre più incisive domenica scorsa, i manifestanti hanno deciso di salire sopra il tetto del Cinema “Bellini” nei pressi del Palazzo di città, pubblicando filmati sui social e dichiarandosi pronti a restare sino alla risoluzione del problema.

Sul posto sarebbero giunte le forze dell’ordine e anche alcune troupe televisive. In questi minuti si sta cercando di convincere le sette guardie giurate a scendere dal terrazzo, anche se queste vorrebbero prima ricevere rassicurazioni sul loro futuro lavorativo. Una situazione non più sostenibile che andrebbe risolta il prima possibile.

 

“C’è stato un verbale firmato che impegnava l’amministrazione a risolvere la problematica anche per un nuovo bando di gara. Ma per ora, non è avvenuto niente. Siamo stanchi e senza stipendio” – ci aveva fatto sapere una delle guardie giurate alcuni giorni fa, chiedendo il ritorno di Sicuritalia nell’ambito della gestione della sicurezza nei siti Amiu di Trani. Dopo il cambio di appalto, infatti, come riportato anche da FILCAMS CGIL, il servizio ora viene garantito da Vegapol senza che però le sette unità siano state assorbite dal nuovo gestore e senza che questi lavoratori abbiano risposta alcuna rispetto al loro futuro occupazionale.

 

“A distanza di soli sette anni, quando gli ex dipendenti della Franzoni filati si insediarono con una tenda in Piazza della Repubblica per protestare  contro la chiusura dello stabilimento di Trani, ecco che qualche giorno fa si è affacciata di nuovo, questa volta sotto il comune, la “stessa” tenda” – dichiarano in un comunicato Vincenzo Ferreri – Anna Rossi, del Comitato Bene Comune di Trani

“A protestare oggi sono sette lavoratori della Securitalia a cui non è stata garantita la clausola sociale prevista anche dal contratto nel passaggio alla VegapolAncora una volta un gruppo di lavoratori riporta il tema del lavoro al centro della città, e richiama i partiti a quello che dovrebbe essere il loro ruolo naturale:  dare soluzioni collettive ai problemi delle persone”.

“Nei prossimi giorni partirà una nuova campagna elettorale in cui i candidati si affanneranno a promettere risposte per il nostro paese dimenticando che in questi anni sono stati incapaci di metterle in campo, lasciando i lavoratori al loro oblio. Alcuni di quelli che oggi governano la nostra città, e di quelli che l’hanno  governata  in un recente passato, avranno la faccia tosta di candidarsi nuovamente malgrado la loro incapacità sia sotto gli occhi di tutti”.

“Ma riguardo all’insediamento della tenda di via Tenente Morrico la  cosa che fa più rabbia non è tanto la mediocrità impersonata da chi ci governa, quanto piuttosto l’indifferenza di consiglieri, assessori e sindaco che vi passano davanti dirottando lo sguardo altrove come a schifare il sudore e il lavoro produttivo. Sarà che sono imbarazzati dal NON aver affrontato la questione con la cautela imposta dal fatto che si tratta della  vita di sette famiglie”.

“Una  vicenda emblematica di come viene gestita la nostra città, tra superficialità, improvvisazione e scarso coinvolgimento delle parti sociali e dei cittadini interessati ai provvedimenti, in questo caso i lavoratori. Ringraziamo i lavoratori in lotta della Securitalia perché qualsiasi lotta va salutata con entusiasmo nell’immobile panorama tranese, e  invitiamo tutti i cittadini a partecipare al presidio dei lavoratori per esprimere solidarietà e sostegno a chi rivendica il diritto all’occupazione”.

“All’amministrazione chiediamo di revocare l’aggiudicazione della gara per violazione da parte della ditta aggiudicataria degli obblighi previsti dalla “clausola sociale”, con particolare riferimento all’assunzione dell’intero personale uscente dalla precedente gestione. Anche il lavoro è un bene comune e va difeso” – concludono dal Comitato Bene Comune di Trani.  

Chiarimenti dal Sindaco: ci stiamo lavorando

A seguito dell’intervento dei pompieri, è giunta anche una troupe della Rai che ha provveduto ad intervistare il Sindaco Amedeo Bottaro, il quale ha dichiarato di essere impegnato con i lavori per cercare di risolvere la problematica legata a queste sette guardie giurate.

Neglia (Filcams Puglia): Istituzioni si occupino della vicenda

“Il sindacato sta facendo la sua lotta al fianco dei lavoratori ma crediamo che le istituzioni non possano più restare silenti di fronte al dramma vissuto da sette famiglie e che spinge a gesti di questa natura”. Commenta così la segretaria generale della Filcasm Cgil Puglia, Barbara Neglia, la protesta messa in atto da questa mattina dalle sette guardie giurate che si occupavano di vigilanza armata ai siti Amiu a Trani, da tre mesi lasciate a casa a causa di un cambio di appalto che non ha rispettato le clausole di salvaguardia.

“Dopo giorni di protesta dinanzi al Municipio, sono saliti sulla struttura dell’ex Cinema Bellini in via Fusco” – commenta Neglia – “per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei rappresentanti istituzionali. Oggi è il momento del dialogo e delle rassicurazioni per questi lavoratori vittime di un vero e proprio sopruso, dopo mesi di attese e promesse non mantenute. Crediamo che anche il Prefetto debba e possa svolgere un ruolo in questa delicata vertenza. Di certo nessuno può far più finta di nulla di fronte alla disperazione che vivono questi lavoratori”.

Al di la delle posizioni di ognuno, è evidente che queste sette guardie giurate siano onesti lavoratori con famiglie a carico che chiedono semplicemente di poter tornare a lavorare. E’ dunque responsabilità di tutti intervenire per risolvere la problematica visto e considerato anche il periodo di tensioni sociali a livello nazionale legato proprio a diritti e dignità, che troppo spesso vengono a mancare. La politica tutta può e deve fare molto altrimenti mettersi contro azioni estreme come quella avvenuta a Trani senza offrire una soluzione risulterà dannoso per tutti. Video: