“Calamari giganti” in Puglia? Non proprio. Tra il 2017 ed il 2019 in svariate regioni italiane, sono stati pescati molluschi di grosse dimensioni dall’aspetto apparentemente esotico. Uno di questi esemplari – individuato lungo la spiaccia di Manduria e fotogratato da alcuni cittadini – è stato trovato nel 2018:
Anche se la sua identità non è stata ufficializzata, l’animale individuato in Salento potrebbe essere un esemplare di totano di grandi dimensioni. Conosciuto anche con il nome di todaro, è caratterizzato da conchiglia interna, corpo allungato con pinne laterali più corte di quelle del calamaro e localizzate sul fondo della sacca, formanti una punta a lancia. Possiede 10 tentacoli, di cui 2 più lunghi e ricoperti da più file. Può raggiungere il metro di lunghezza e i 15 kg di peso. Un altro scatto fotografico:
L’esemplare ritrovato in Puglia dovrebbe aggirarsi proprio sulle dimensioni appena descritte. Se non si trattasse di un totano ma di un grosso calamaro, allora si potrebbe ipotizzare che quello recuperato a Manduria possa essere stato un esemplare di calamaro di Humboldt (nome scientifico Dosidicus gigas) un calamaro della famiglia Ommastrephidae, di notevoli dimensioni, che vive nelle acque della corrente di Humboldt, nell’Oceano Pacifico, a largo delle coste sudamericane. Un esemplare pescato a largo della California:
A causa della sua indole fortemente aggressiva e per la colorazione rossa cupa del corpo, questo calamaro è chiamato anche Diablo Rojo, il Diavolo Rosso. Vive di solito ad una profondità di 200-700 metri, sebbene non sia raro incontrarlo fino alla superficie, dalla Terra del Fuoco fino alla California. La sua presenza potrebbe essere giustificata dai cambiamenti climatici che potrebbero aver spinto alcune specie esotiche ad avventurarsi nel mediterraneo. Ma si tratta soltanto di ipotesi. Un’altra foto diffusa sul web:
Il Dosidicus gigas è un calamaro di grandi dimensioni, fino a due metri di lunghezza. Vive in gruppi numerosi, fino a 1200 individui, e possono nuotare ad una velocità di 24 km/h grazie al sistema di propulsione fornito dal sifone. Ha degli occhi molto grandi per poter vedere nell’oscurità, lunghi tentacoli muniti di ventose uncinate capaci di afferrare saldamente la preda per portarla alla bocca ed è dotato di un becco molto duro all’interno dell’apertura boccale, il quale presenta una potenza tale da frantumare le ossa. Nemico acerrimo dei Capodogli, in quanto questi ultimi se ne nutrono. Tuttavia, proprio per la differenzia di distribuzione dal punto di vista geografico, sarebbe più probabile che quello trovato a Manduria possa essere un grosso esemplare di totano (Todarodes sagittatus). Simili ritrovamenti si sono verificati anche nella vicina Torchiarolo oltre che a largo di Genova, in Liguria.
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