Margherita di Savoia: si schiudono le uova dei fenicotteri, decine i nidi

I fenicotteri a Margherita di Savoia non sono di passaggio: lo dimostrano le decine di uova depositate nei nidi in queste ultime settimane e che finalmente si stanno schiudendo. Nonostante l’intervento umano nei dintorni, la vita selvatica prosegue il suo cammino, alcune volte felicemente, altre volte con difficoltà, ma senza fermarsi mai in una metafora che andrebbe costantemente ricordata da noi esseri umani.

Il Phoenicopterus Linnaeus, 1758 è un genere di uccelli della famiglia Phoenicopteridae, diffuso sia nel continente americano che in Europa, Asia e Africa. Sono uccelli sociali, che vivono in grossi stormi nelle aree acquatiche e le cui dimensioni vanno da 1 metro a 1 metro e mezzo d’altezzaLe specie più grandi si nutrono in habitat salini o desertici. I nidi sono fatti di fango compatto e hanno la forma di tumulo con una cima concava, nella quale ogni singolo uovo bianco viene deposto.

I fenicotteri si nutrono filtrando cianobatteri, crostacei e molluschi. Il loro becco dalla forma strana si è adattato appositamente per separare fango e silice dal cibo che consumano e questi uccelli lo usano, unici nel loro genere, in posizione capovolta. Il filtraggio di cibo è possibile grazie a strutture pelose, dette lamelle, che allineano le mandibole e la grande lingua dalla superficie ruvida. I fenicotteri sono inoltre noti per stare in equilibrio su una sola zampa mentre stanno in piedi e si nutrono.

I piccoli escono dal guscio con un piumaggio bianco, ma le piume di un fenicottero nella fase adulta sono di un colore che va dal rosa chiaro al rosso vermiglio, dovuto al carotene presente nel cibo. Un fenicottero ben nutrito e in salute è molto variopinto; quanto più è rosa, tanto più è desiderabile come partner. Un fenicottero bianco o pallido, comunque, di solito è malato o denutrito.

I fenicotteri producono una sostanza simile al “latte di piccione“, costituito da grassiproteine e carboidrati, che viene prodotto in ghiandoleallineate nel tratto digerente superiore. Entrambi i genitori nutrono i loro piccoli e i giovani fenicotteri si nutrono di questo “latte” per circa due mesi, finché il loro becco non è abbastanza sviluppato da poter filtrare il cibo.

I fenicotteri si sono probabilmente sviluppati nel Terziario inferiore (circa 50 milioni di anni fa); fossili appartenenti a un genere di uccello, noto come Juncitarsus, fanno supporre che i fenicotteri derivino da primitivi caradriiformi (Charadriiformes), e non da ciconiiformi (Ciconiiformes) come precedentemente si pensava. Numerosi resti fossili di animali simili a fenicotteri (Palaelodidae) si rinvengono in terreni dell’Oligocene in EuropaNordamerica e Australia. Probabilmente queste forme non possedevano il caratteristico becco specializzato dei fenicotteri attuali. Il più antico vero fenicottero è Phoenicopterus croizeti, dell’Oligocene della Francia, già dotato del tipico rostro incurvato. In Africa è noto Phoenicopterus aethiopicus del Miocene superiore, mentre in Australia i fenicotteri abbondavano fin dall’Oligocene superiore (Phoeniconotius dalle forme robuste, Phoenicopterus novaehollandiae), circa 25 milioni di anni fa. 

Negli ultimi giorni, la Pagina “Margherita di Savoia” ha diffuso alcune foto che mostrano la presenza di nidi di questi uccelli all’interno delle saline  (a tal proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui). Come si può constatare dalle foto che riportiamo qui sotto, alcune delle uova si sono schiuse:

Pubblicato da Margherita Di Savoia su Giovedì 23 novembre 2017

un pulcino di fenicottero nelle saline di Margherita di Savoia:

Pubblicato da Margherita Di Savoia su Giovedì 23 novembre 2017