In Puglia c’è un villaggio di soli africani con giochi d’azzardo, droga e prostituzione – il VIDEO

Un servizio che sta facendo riflettere quello andato in onda nei giorni scorsi nel corso della trasmissione “Nemo” in onda su Rai 2. Attraverso un inviato speciale, un ragazzo di nazionalità italiana ma di origini africane, la trasmissione ha potuto realizzare un singolare reportage che documenta la presenza di un enorme villaggio abusivo costruito dalla popolazione di migranti africani giunti in Italia ed evidentemente ancora in attesa di autorizzazioni.

La cosa ancora più singolare è che nel corso del reportage vengono mostrati persino aree dedicate a dormitori, “bar” e gioco d’azzardo. Una “città” nascosta tra le aree rurali pugliesi. Il tutto avviene a Borgo Mezzanone, una frazione di Manfredonia (FG). Dista oltre 40 km dalla città sipontina e 15 km da Foggia.

Essendo troppo distante dalla città di Manfredonia, questa frazione è considerata una frazione “particolare”. Già da anni a Manfredonia si è fatta avanti l’ipotesi di uno scorporo del territorio del borgo dal comune. La questione non è mai stata affrontata politicamente dagli amministratori locali ma è stata trattata dai media. Qui è presente una ex base aerea NATO dismessa. La sua fondazione risale al 1934 durante la bonifica condotta dal Regime fascista, e poteva ospitare 700 abitanti; i coloni insediati nel borgo erano nativi di 5 comuni limitrofi, tra cui Bovino, Manfredonia e San Ferdinando di Puglia.

C’è giusto qualche problemino gli “extracom” dovrebbero essere mille così come dovrebbe essere documentato dal Centro Accoglienza, mentre in realtà, nella baraccopoli vicina, ce ne sarebbero almeno il doppio. Una situazione alquanto paradossale che dimostra quanto il problema accoglienza sia reale aggravato dal fatto che in queste baraccopoli vengono serviti pranzi in maniera abusiva senza norme igienico sanitarie, con soggetti “molto disponibili a prestazioni sessuali” e aree discoteca e gioco d’azzardo con minorenni. Tutto illegale ed abusivo. Gente sostanzialmente abbandonata a se stessa che tenta di guadagnarsi qualche soldo anche in maniera illegale. Gente che evidentemente non interessa più a nessuno, nemmeno a quelle cooperative che incassano fondi europei per la prima accoglienza.

I cittadini residenti ufficialmente nel piccolo centro abitato lamentano la mancanza di sicurezza e la presenza di criminalità organizzata. Come se non bastasse, il servizio autobus risulta insufficiente vista la grande presenza di migranti africani. Colpisce poi la dichiarazione di un uomo registrato dalla telecamera nascosta: “in Africa era molto meglio, voglio tornare a casa“. Il VIDEO diffuso dalla Rai non lascia molti dubbi: