Trani: per strada, non mangiano da due giorni per protesta “rivogliamo il nostro lavoro” – VIDEO

Secondo sciopero della fame per riavere il lavoro che avevano svolto sino a poco tempo fa, prima del licenziamento. Due giorni al freddo e senza mangiare. Come avevamo già riportato ieri, sette guardie giurate operative nel territorio di Trani, con famiglie a carico, che fino al 31 ottobre hanno sorvegliato la discarica e la sede aziendale di Amiu.

Sono dunque tornati a protestare sotto il Comune di Trani, le guardie giurate della Sicuritalia, alla quale era affidata la vigilanza armata presso gli stabilimenti Amiu. Dal primo novembre sono rimasti a casa, causa cambio del servizio, e annunciano di voler andare avanti con uno sciopero della fame ad oltranza, sino a quando non avranno certezze sul loro futuro occupazionale.
Una situazione paradossale: persone che il lavoro già lo avevano e che oggi si vedono costrette a scioperi della fame e proteste pur di ottenere ciò che con sacrificio avevano già ottenuto negli anni precedenti, operando oltre tutto in un lavoro per nulla semplice e piuttosto impegnativo.
“Siamo arrivati in una situazione veramente indignante per il trattamento che ci hanno riservato, dapprima con la riduzione delle ore lavorative, poi il 1 novembre una soluzione “tombale” affidando il servizio ad una nuova società non applicando la clausola sociale. Loro parlano di discrezionalità dell’istituto. La cosa certa è che noi restiamo senza lavoro con a carico dei bambini. Continuano ad illuderci trovando delle soluzioni immaginarie senza la concretezza di una risoluzione” – sino allo scorso 31 ottobre le guardie giurate avevano sorvegliato anche la discarica Amiu di Trani, oggi sono costrette allo sciopero della fame.  Nella serata di ieri uno di loro ha diffuso una breve diretta Facebook, al freddo con i suoi colleghi, nella speranza di una soluzione:

 

Pubblicato da Enrico Ferrara su Martedì 7 novembre 2017

Di Bari (M5S):

“Mentre la politica e i media parlano del nulla. Si interessano solo di poltrone, posizionamenti, alleanze. I cittadini devono affrontare i problemi veri. Come i 7 vigilanti dell’Amiu di Trani licenziati senza tanti preamboli. Da stamattina stanno presidiando l’ingresso del Comune di Trani. Stanno facendo lo sciopero della fame, tutti insieme, non a stafetta”.

“Devono fare questo per attirare l’attenzione, perché chi comanda possa degnarsi di aiutarli. Ovviamente, mentre i vigilanti scioperano le discariche sono in balia di chiunque maleintenzionato voglia sversare qualsiasi tipo di rifiuto. Filippo Caracciolo lei che è assessore regionale all’ambiente si faccia carico di questa situazione ed avrà aiutato non solo i 7 vigilanti ma avrà anche ridotto la possibilità di creare altri danni all’ambiente. P.S. Ai vigilanti tutta la mia vicinanza”.

Pronta la replica dell’assessore regionale all’ambiente:

Chissà quali motivi di risentimento cova la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari a proposito della discarica di Trani? Lo chiedo dopo aver letto la sua ultima uscita pubblica sulla discarica di Trani” replica l’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Filippo Caracciolo “che contiene una grossa bugia perché spaccia per vera una notizia falsa ovvero la sospensione di vigilanza sul sito della discarica di Trani. Si tratta di una informazione che rischia di creare inutile allarmismo. Il servizio di vigilanza è attivo: ciò che cambiano sono le modalità di erogazione dello stesso servizio a seguito di una gara fatta da AMIU, società che gestisce il sito, in ossequio agli ‘indirizzi’ impartiti dal Socio ovvero dal Comune di Trani”.

“La discarica sarà dunque tutt’altro che abbandonata a se stessa come scrive senza senso la consigliera a cinque stelle. L’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia continuerà a seguire con attenzione, come sempre fatto finora, tutti gli aspetti relativi alla discarica ed al suo impatto ambientale. Consiglio alla consigliera Di Bari maggiore serietà politica: eviti di utilizzare l’Ambiente come il suo finto cavallo di battaglia. La concretezza è da sempre alla base della mia azione e della mia iniziativa politica, non prenderò certo lezioni da chi sinora ha sempre sproloquiato senza mai agire con fatti concreti per risolvere anche una sola questione di interesse per il territorio. La salvaguardia della Salute e dell’Ambiente del territorio” – conclude Filippo Caracciolo – “sono elementi imprescindibili della mia attività istituzionale: sono pronto e rinnovo la mia disponibilità a confrontarmi nel merito su quanto prodotto sinora. Mi scuso infine per aver urtato la suscettibilità dell’esponente penta stellato con la mia attività di informazione”.

 La questione dunque si è dunque focalizzata sulle condizioni del sistema di vigilanza nella discarica, mentre in realtà quei lavoratori licenziati chiedono ancora oggi una risposta concreta per mantenere le loro famiglie.