Lecce, 4 settembre 2017 – “Come da copione, il Governo non si smentisce e, con la complicità degli ultimi giorni di agosto, sferra l’ennesimo attacco all’ambiente e alle nostre coste pugliesi, sempre più assalite dall’implacabile ingordigia di multinazionali senza scrupoli” così commenta la Senatrice Daniela Donno (M5S) la notizia relativa al via libera dato dal Ministero Ambiente lo scorso 31 agosto alle prospezioni con l’airgun volte a cercare idrocarburi nel mare salentino.
“Oltre al palese rischio ambientale, esiste un altro preoccupante pericolo, quello legato al profilo storico-archeologico. Lo stesso Mibact, infatti, nonostante abbia dato l’ok, tiene a specificare la necessità di sospensione immediata delle ricerche se durante le indagini sismiche dovessero spuntare sui fondali potenziali presenze archeologiche o anomalie sospette. Un atteggiamento, questo, a dir poco schizofrenico. Una volta fatto il danno, come si potranno recuperare gli eventuali reperti di pregio andati perduti?” – prosegue Donno.
“Un territorio che vive di turismo non può subire una simile aggressione. Siamo stufi di queste continue intrusioni che non sono altro che il chiaro preludio di installazioni in mare e di opere senza capo né coda, TAP in primis. Intanto, la flora e la fauna marina verranno distrutte irreversibilmente mentre Emiliano sta a guardare questo disastroso e perdurante abuso del nostro paesaggio” – conclude Donno.