Testo regionale contro usura ed estorsioni, soddisfazione per il M5S. Polemiche dal PD

“Sono lieta che anche i consiglieri Mazzarano e Gatta siano interessati a realizzare quanto prima misure concrete per il contrasto dell’usura e delle estorsioni” – lo dichiara la consigliera regionale Rosa Barone presidente della Commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia.

“Desidero dunque rassicurarli dal momento che in prima persona sto lavorando da tempo in questa direzione e proprio qualche giorno fa ho incontrato, tra le altre cose, il “movimento legalità” di Taranto. Già nell’ultima seduta della Commissione avevamo iniziato insieme agli uffici regionali a delineare delle linee guida orientate a dar vita al testo unico per la legalità che intendiamo realizzare al più presto, avente tra i propri obiettivi principali proprio il contrasto all’usura e alle estorsioni.”


“Lo stesso gruppo M5S pugliese – conclude Barone è da sempre in prima linea nel contrasto di questi fenomeni non a caso nell’ultima seduta di bilancio sono stati stanziati 100.000 euro nel fondo antiusura proprio grazie ad un emendamento presentato dalla consigliera Grazia Di Bari.”

La replica di Blasi (Pd): “Il presidente di una commissione non commenti le richieste di audizione dei consiglieri”

“Vorrei segnalare alla presidente della commissione consiliare per lo studio e l’inchiesta sulla criminalità organizzata in Puglia, che non è suo compito commentare una richiesta di audizione da parte dei consiglieri regionali, come quella firmata dal capogruppo del Pd, Michele Mazzarano, oltre che dal sottoscritto, e avallata dal vicepresidente del Consiglio, Giandiego Gatta”.

Lo sostiene il consigliere regionale Pd, Sergio Blasi, componente della commissione di studio e inchiesta sulla criminalità organizzata, in riferimento a quanto dichiarato dalla consigliera M5S e presidente della stessa commissione speciale, Rosa Barone, che ha commentato la richiesta di convocare una seduta ad hoc sul problema delle estorsioni e dell’usura, con particolare riguardo al comparto agricolo. La richiesta ha soprattutto l’obiettivo di rendere effettiva l’applicazione della legge già esistente in materia, la 25/2015, su ‘Misure di prevenzione, solidarietà e incentivazione finalizzate al contrasto e all’emersione della criminalità organizzata e comune nelle forme dell’usura e dell’estorsione’.

“Sarebbe cosa opportuna che la collega Barone sapesse distinguere il ruolo di presidente di una commissione speciale del Consiglio regionale così delicata e importante e quello di consigliera pentastellata”, prosegue Blasi. “Come scritto nell’articolo 54 della Costituzione – da lei difesa il 4 dicembre – chi detiene funzioni pubbliche deve svolgere il proprio compito ‘con disciplina e onore’, cosa che – conclude – mi sembra venuta meno vista la caduta di stile registrata in questa occasione”.

Lo scorso 3 aprile 2017, la Barone aveva espresso soddisfazione per la redazione di un Testo Unico della Regione Puglia sulla legalità e l’antimafia sociale, la realizzazione di uno studio sull’impatto della criminalità sul territorio pugliese e, in ultimo, la promozione della cultura della legalità. Queste le tre linee guida indicate dalla Presidente Rosa Barone (M5S) in occasione della prima prima seduta (i lavori sono stati trasmessi per la prima volta in diretta streaming sul sito del Consiglio regionale) della “Commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia”. Obiettivi che hanno trovato il parere favorevole di tutti i commissari presenti.

“Sono soddisfatta di questa prima seduta di Commissione – dichiara la Presidente Rosa  Barone – come ho specificato nel corso del mio discorso l’auspicio è che questo lavoro sia portato avanti da tutte le forze politiche e che sia ispirato da principi come concretezza ed efficacia. Le battaglie per la legalità non possono e non devono avere colore politico”. La consigliera del Movimento 5 Stelle ha specificato come, alla luce della durata annuale del mandato della presidenza, si dovrà avviare un lavoro che potrebbe essere necessario completare in seguito per via della sua complessità.

Il primo dei tre obiettivi va nella direzione di seguire quanto accaduto in altre Regioni italiane, tra cui l’Emilia-Romagna che, per evitare la presenza di troppe leggi che vanno a normare su questioni tra loro collegate, stanno procedendo alla redazione di un Testo unico sulla legalità. “La proposta – ha detto Barone – è quella di lavorare in tempi rapidi alla redazione e approvazione di un Testo unico che dia risposte efficaci ai cittadini, alle vittime ed ai loro familiari, alle associazioni ed agli Enti Locali. I Consigli Regionali precedenti hanno approvato leggi sulla cui importanza non ho dubbi, ma sono troppe e soprattutto dovremmo capire perché non sono attuate o lo sono solo in parte: basti pensare alla legge contro il racket e l’usura, a quella di contrasto al gioco patologico d’azzardo, su cui pende giudizio innanzi alla Consulta, o a quella sulla legalità che è stata parzialmente dichiarata incostituzionale.“

In merito alla proposta di realizzare uno studio sull’impatto economico e sociale della criminalità sul territorio pugliese la Barone ha spiegato che si tratterebbe di “Procedere alla realizzazione di uno studio finalizzato ad analizzare l’impatto economico e sociale della criminalità sul territorio pugliese in quelli che sono gli ambiti tradizionalmente più sensibili: ambiente (es. rifiuti), agricoltura (es. agromafie ed al caporalato), sanità (sistema degli appalti). Uno studio che – ha spiegato la consigliera foggiana – avrebbe almeno due impatti immediati: uno sugli impegni che l’Amministrazione Regionale si troverebbe a dover affrontare e rispettare; l’altro sul bilancio regionale, all’interno del quale potremmo portare proposte da sottoporre al voto su misure efficaci che lo rendano  trasparente, partecipato, orientato ad una maggiore sensibilità sui settori a rischio infiltrazione.”

In ultimo Rosa Barone ha invitato i commissari a lavorare affinchè la Commissione, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, le Università e le associazioni, si impegni a realizzare progetti orientati alla promozione della Cultura della legalità tra le giovani generazioni.

“E’ sulle nostre giovani generazioni che dobbiamo puntare cercando di attrattivi in una fase storica in cui il pessimismo, la solitudine e le crisi finanziarie rischiano di far sembrare più utili le scorciatoie criminali ad una vita vissuta in maniera sana. La proposta è dunque di organizzare percorsi tematici che possano realizzarsi nelle scuole, nelle parrocchie, nei beni immobili confiscati riutilizzati a fini sociali e che, almeno una volta a trimestre, siano ospitati proprio nell’Aula Consiliare.” Barone ha concluso evidenziando un altro aspetto “ritenuto fondamentale: quello della Memoria. Anche la Puglia ha pagato un dazio doloroso in termini di vittime innocenti delle mafie – ha detto la Presidente della Commissione ricordando due uomini pugliesi della scorta di Giovanni Falcone – La loro memoria e quella di tutti i caduti per mano mafiosa, senza alcuna distinzione, deve essere rafforzata attraverso sia uno specifico lavoro di questa Commissione che ia attraverso l’audizione dei familiari delle vittime innocenti.“

 

 

 

La risposta della Barone diffusa oggi:

“Desidero ringraziare a nome della Commissione coloro che sono stati auditi nel corso della seduta odierna. La giornalista Marilù Mastrogiovanni per il quotidiano lavoro di denuncia e per le informazioni in merito alle attività illecite collegate al ciclo dei rifiuti in Salento che nel corso della seduta pomeridiana ha trasmesso alla Commissione. Come ribadito dai colleghi commissari Borraccino, Romano e Blasi, questa Commissione si impegnerà ad intervenire per quanto di propria competenza al fine di promuovere in Consiglio regionale una discussione orientata ad affrontare la problematica dei rifiuti a monte. Ringrazio inoltre il dott. Roberto Venneri Responsabile Trasparenza e della prevenzione della corruzione della Regione Puglia, per averci aggiornati in merito al Piano per la prevenzione della corruzione fornendoci una sintesi delle azioni che la Regione ha già in programma di attuare per contrastare la criminalità sul territorio regionale”.

La presidente Barone si esprime anche in merito all’equivoco creatosi con alcuni commissari: “Sono lieta che sia stato possibile chiarire pressochè immediatamente in Commissione l’equivoco che si è creato con il consigliere Blasi e mi auguro di poterlo fare personalmente anche con il collega Caroppo non appena ve ne sarà occasione. L’intento della Presidenza, con la nota diffusa ieri, era esattamente quello di sottolineare la piena sintonia in merito sulla tematica e sulla richiesta di dedicare alla questione del contrasto all’usura e alle estorsioni, un’apposita seduta di cui si è già preso atto e che come richiesto sarà organizzata al più presto. Mi auguro che l’equivoco possa considerarsi chiarito.”