Nel video le prime drammatiche immagini (girate all'altezza del sottopasso di viale Fortore e all'imbocco di via Manfredonia), insieme alle prime ricostruzioni di un vigile del fuoco: il tutto pochi attimi dopo la tentata rapina in stile paramilitare che, ieri, in tarda serata, ha messo a ferro e fuoco il capoluogo dauno, bloccando diverse vie d'accesso alla città.
IL TENTATO FURTO. Intorno a mezzanotte e mezza, dopo aver sfondato con un escavatore una parete del deposito della Np Service con l'obiettivo di raggiungere le casseforti (ce ne sarebbero state più di cinque all'interno) i malviventi sono fuggiti senza concludere efficacemente l'azione grazie all'arrivo tempestivo delle pattuglie della polizia intervenute sul posto a meno di quattro minuti dall'attivazione dell'allarme di cui è dotato l'impianto di sicurezza della ditta che lavora nel settore della sorveglanza e della custodia di valori.
Ne è nato subito un conflitto a fuoco in cui sono stati esplosi oltre una sessantina di proiettili.
IL CONFLITTO A FUOCO. Per assicurarsi la fuga i malviventi hanno esploso una trentina di proiettili calibro 7.62 mentre la polizia ne ha spariti 38. Nel conflitto a fuoco fortunatamente non c'è stato alcun ferito, né tra i banditi e né tra i poliziotti.
LE PRIME TESTIMONIANZE. Inoltre, i rapinatori avrebbero preso in ostaggio anche alcuni dipendenti della ditta accanto alla sede di Np Service. Proprio uno dei dipendenti ha raccontato alla polizia che quattro rapinatori (ma dovrebbero essere almeno una decina i malviventi coinvolti nell'operazione), vestiti di nero e incappucciati, li avevano fatti uscire dal capannone con la forza e li avevano fatti inginocchiare con la faccia rivolta contro il muro. Inoltre, i rapinatori parlavano perfettamente in italiano senza nessun accento dialettale.
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